Alstom e Kamkor, filiale industriale delle ferrovie Kazakhstan Temir Zholy (KTZ), hanno firmato un memorandum d’intesa per la creazione di una joint venture paritetica nel campo del segnalamento per la produzione di casse di manovra in Kazakistan. Un accordo che apre le porte di un mercato significativo, dal momento che la rete ferroviaria kazaka (14.000 km) è la terza per lunghezza tra i paesi a scartamento largo da 1520 mm (Russia e CSI).
La sede Alstom di Bologna, centro di eccellenza del gruppo per il segnalamento, ha avuto un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo risultato, dal momento che ha progettato e realizzato i prototipi delle casse di manovra, testati con successo per un periodo di oltre un anno sulla rete kazaka, per valutarne la resistenza alle bassissime temperature invernali del Paese. La riduzione dei costi di manutenzione e il miglioramento dei livelli di sicurezza rispetto ai modelli precedentemente impiegati, hanno convinto KTZ dei benefici della cooperazione con Alstom.
Bologna ha inoltre definito, congiuntamente con il partner kazakho Kamkor, il piano industriale per l’implementazione di una fabbrica di lavorazioni meccaniche ed assemblaggio delle casse. Le casse di manovra saranno infatti offerte non solo ai paesi della CSI, ma anche ad altri mercati. Dopo la recente firma di un accordo tra Alstom e la compagina russa Promelectronica, questo nuovo accordo permette di soddisfare tutte le esigenze di apparecchiature di segnalamento ferroviario dei paesi a scartamento largo.
Alstom è attiva in Kazakistan anche con altri progetti. Nel mese di ottobre 2010, insieme al partner russo Transmashholding ha vinto un contratto per la fornitura di 295 locomotive elettriche per KTZ. Alstom fornirà inoltre il tram per Astana, la capitale, all’interno di un consorzio franco-kazako. Il contratto relativo alla prima fase del progetto dovrebbe entrare in vigore prima della fine dell’anno. Lo scorso luglio il Presidente del Kazakistan ha posto la prima pietra della futura rete tranviaria di Astana.