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ASSTRA chiede lo sblocco delle risorse per il TPL

Dopo lo sblocco per le risorse 2012 per i contratti di servizio Trenitalia, le aziende TPL chiedono di incassare i crediti che hanno con le Regioni per evitare i fallimenti a catena.
“Sono 600 i  milioni di euro che mancano all’appello dei conti delle aziende di trasporto pubblico locale nel 2012. E’ questa la cifra che le Regioni ancora trattengono nelle loro casse senza trasferirla alle imprese di TPL, su un monte totale di circa 4,5 miliardi di euro  che lo stato assegna loro  grazie alle accise sui carburanti per il funzionamento degli autobus, tram e metro del Paese.  ”E’ quanto  emerge all’incontro che si è tenuto ieri al ministero del lavoro per affrontare il rinnovo del ccnl degli autoferrotranvieri. Prima di questo incontro,  durante la Conferenza stato  regioni che si è tenuta ieri pomeriggio , il governo e le regioni hanno trovato l’accordo che sblocca il pagamento delle risorse (1.180 €/MILIONI euro e 314 €/MILIONI  riferiti all’anno 2012)  per la copertura dei contratti di servizio  che le regioni stipulano  con Trenitalia per i servizi di trasporto ferroviario regionale.  Il blocco di queste risorse ha avuto come conseguenza la mancata erogazione di una parte consistente delle risorse che le regioni avrebbero dovuto trasferire sul territorio per i contratti di servizio delle imprese di trasporto pubblico locale.
“600 milioni che mancano all’appello quest’anno, ma che si sommano ai tagli pregressi  portando il conto del TPL ad una perdita  complessiva  di circa 1.500 €/MILIONI dal 2008 ad oggi. Ma non basta, a questi tagli si aggiunge lo stillicidio  dei forti ritardi da parte delle regioni dei pagamenti delle risorse già assegnate, il risultato è che sempre più imprese di TPL per pagare gli stipendi devono ricorrere alle banche.   Una situazione economica insostenibile per le oltre 200 aziende associate ad Asstra  che fanno muovere ogni giorno oltre 15 milioni di persone sul territorio.  Le  conseguenze sono  sotto gli occhi di tutti. Molte aziende di TPL sono sull’orlo del fallimento, alcune sono già fallite proprio in questi giorni. C’è grande sofferenza tra gli utenti per i tagli al servizio che le imprese sono obbligate a fare. Preme sempre di più l’incubo degli esuberi che, allo stato,  non si sa come tutelare.  A tutto questo si aggiunge l’estrema difficoltà a rinnovare un contratto di lavoro che riguarda 116.500 autoferrotranvieri, di cui va salvaguardato innanzitutto il posto di lavoro fortemente a rischio con questa congiuntura.“ Lo ha ribadito Marcello Panettoni, il presidente di ASSTRA, al tavolo di confronto per il ccnl del settore a cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle regioni oltre ai rappresentanti del sindacato. Fonte ASSTRA

 
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