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Signa: aperto il Museo di oggettistica ferroviaria

Museo Ferroviario di Signa: alcuni apparati di sicurezza esposti nella mostra. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)

Alle porte di Firenze è stato inaugurato un interessante museo che raccoglie antichi cimeli ferroviari. Unico nel suo genere, dopo la demolizione del Museo di Oggettistica di Porta al Prato, nato per iniziativa del Signor Leoni, ex Capo Reparto Movimento di Firenze SMN, e in collaborazione con il Comune di Signa. Facilmente raggiungibile da Firenze, da cui dista appena venti chilometri, si sviluppa al primo piano del fabbricato viaggiatori della ex stazione di Signa. Il museo è dedicato allo scomparso Galileo Nesti, ultimo Capostazione Titolare di Signa e attivo sostenitore della divulgazione ferroviaria nonché Presidente dell’Associazione Ferrovieri di Signa.Il museo, diretto dal Signor Leoni e gestito dall’Associazione Ferrovieri “Galileo Nesti”, è composto da due ampi locali. Nel primo, denominato sala A, che ospitava in origine proprio il Signor Nesti, in qualità di Capostazione Titolare, è pieno di oggetti di vario genere di antica provenienza.

Museo Ferroviario di Signa: l’insegna all’esterno dell’edificio, lato binari. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)

In parte già esposti al vecchio Museo di Porta al Prato, ed in parte mai esposti al pubblico, sono di forte interesse storico e tecnico. Oggetti di uso comune negli anni venti e trenta, libri, fotografie della locale stazione nelle varie fasi di sviluppo, lanterne, berretti e molte altre piccole curiosità. Il secondo locale (sala B) è molto più ampio, in origine infatti ospitava il magazzino per il collettame veloce, e qui sono raccolti numerosi modelli di apparati di sicurezza ad uso delle stazioni per la regolazione della circolazione ferroviaria. Si parte da un angolo in cui è stato allestito un ufficio da Assuntore, quindi in Dirigenza Unica, della stazione di Orciano, sulla linea Pisa – Colle Salvetti – Vada, fino a giungere alle pesanti leve della cabina A della stazione di Modena.

Un’angolo del Museo Ferroviario di Signa. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)

Naturalmente non manca lo storico Istrumento di blocco, in opera, ancora oggi, su linea a Blocco Manuale. Un apparato a leve comanda realmente un segnale di Prima Categoria allestito nella medesima stanza. Su un tavolo è presente uno strumento essenziale negli anni venti e trenta per le comunicazioni: il telegrafo. Realmente funzionante grazie ad un accurato restauro estetico e funzionale riporta in mente i primitivi mezzi di comunicazione in uso nelle Ferrovie dello Stato. L’Associazione Galileo Nesti, che ha lo scopo di divulgare la cultura ferroviaria, è in forte espansione. E’ stato già programmato il restauro dell’Ufficio del Dirigente Movimento con relativo banco ACEI, non più in uso poiché la stazione di Signa è stata trasformata in fermata, il trasferimento di una 835 che prenderà posto in prossimità del museo e la sala Relè e la stanza delle caldaie saranno dedicate al modellismo ferroviario.

Museo Ferroviario di Signa: postazione del telegrafo. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)

Raggiungere il Museo Nesti è molto semplice: tutti i treni Regionali tra Firenze ed Empoli, via Signa, fermano nella fermata. Il biglietto ferroviario, 1 euro e 80 centesimi, è l’unica spesa: infatti l’accesso al museo è gratuito.

Il Museo segue i seguenti orari e giornate di apertura:

fino al 17 luglio 2010 solo su appuntamento.

Dal 18 luglio al 20 agosto 2010 il Museo sarà chiuso per ferie.

Dal 23 agosto in poi nei giorni di: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato vi saranno aperture programmate di mattina, dalla 9 alle 13, e il pomeriggio su richiesta.

Per comitive e scuole è opportuno telefonare direttamente al Direttore del Museo Signor Leoni al numero 0558734846 oppure al cellulare 3496023020.

A cura di Luca Vanni


Museo Ferroviario di Signa: alcuni oggetti ferroviari tra cui un macaco. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)



Museo Ferroviario di Signa: foto ed oggetti esposti tra cui due telefoni di servizio. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)



Museo Ferroviario di Signa: esposizioni di fanali da treno. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)


Museo Ferroviario di Signa: la serratura meccanica a chiavi F.S. della stazione di Orciano (linea Pisa-Vada-Volterra) al tempo della Dirigenza Unica. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)
Museo Ferroviario di Signa: il banco a leve della cabina A di Modena e sulla parete il quadro luminoso del piano binario di Empoli. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)
Museo Ferroviario di Signa: collegamenti meccanici della serratura centrale della Cabina A di Casale Monferrato, risalente al 1920. (10/07/2010; foto Luca Vanni / tuttoTreno)




 
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