
La E 432 019 di Roco con gli aggiuntivi montati per esposizione in vetrina (il biellino del compressore)
Sono passati quasi trenta anni, si trenta. Erano i primi anni ottanta quando, galvanizzati dal successo di pubblico e di critica della E 626 in H0 esatta, la Gieffeci inizio a parlare della E 432 in H0. La E 626, primo modello italiano importante di Roco, aveva rotto l’incantesimo che vedeva il mercato italiano ostaggio di riproduzioni in scala inesatta, e legato a doppio filo alla produzione RR. La E 626 sancì la fine del monopolio, e dopo le macchine di terza e seconda serie (comprese le primissime serie limitate per il mercato italiano, le E 626 nere e grigie con la stella) Roco e il partner italiano Gieffeci iniziarono a pensare alla degna erede. Fatta una rivoluzione pareva giunto il momento di farne un’altra, osando ciò che nemmeno Rivarossi aveva mai osato: riprodurre una locomotiva trifase FS. L’idea era ben più di un pensiero campato in aria, alcuni negozi arrivarono ad aprire le prenotazioni per l’ultima trifase delle FS, la E 432. Roco però non arrivò mai ad annunciare il modello in catalogo e di lì a poco il progetto venne abbandonato: costi elevati, conoscenza relativamente modesta della trazione trifase tra gli appassionati, una serie di ragioni insomma sconsigliarono di prendere in considerazione quell’investimento. Roco e Gieffeci ripiegarono sulla modesta D 345, per altro un gran bel modello per l’epoca, ma per molti, quel dietrofront rimase una ferita difficile da dimenticare. E nemmeno alla Gieffeci l’hanno dimenticata, tanto che dopo cinque lustri, la nuova Roco ha annunciato proprio quella E 432 che anni prima aveva abbandonato: i tempi sono cambiati! anche troppo visto che l’anno prima la Rivarossi aveva annunciato un programma trifase proprio con E 432 ed E 431. E allora? Beh, per ora è arrivato nei negozi la riproduzione Roco, e da quel che dicono i titolari dei negozi che abbiamo interpellato è stato un successo fulmineo, che dopo mesi di novità che languivano negli scaffali, ha ridato il sorriso agli operatori del settore. La seconda produzione, sempre della stessa unità, è prevista tra alcuni giorni, seguiranno le altre versioni, anche in nero. Il modello com’è? Il primo impatto è notevole. E ne parleremo con cura sui prossimi numeri di Tutto Treno. E il modello che Hornby sta facendo produrre per il marchio Rivarossi? Per ora a Brescia non si sbilanciano, ma dovrebbe arrivare entro la fine dell’autunno. Riusciranno i trifasisti italiani, dopo trent’anni di attesa, ad aspettare di correre in negozio per fare il confronto? Per ora… sembra di no.