Durante il primo week-end di ottobre si è svolta a Milano l’apertura al pubblico di quattro dei principali impianti dell’Azienda di Trasporto Municipale.
Oltre all’officina grandi riparazioni ferro-tranviaria di via Teodosio, dedicata alla manutenzione delle motrici tranviarie serie 1928 e dei carrelli ferroviari di tutti i mezzi ATM, è stato possibile visitare il deposito tranviario di via Messina, le officine filoviarie di Viale Molise ed il deposito della linea metropolitana 3 di San Donato Milanese.
L’occasione, celebrata anche con un momento ufficiale alla presenza del Sindaco Letizia Moratti e del presidente ATM Elio Catania, ha avuto lo scopo di avvicinare appassionati e curiosi all’attività operativa dell’impresa milanese, permettendo di visitare inoltre edifici e strutture parte del patrimonio monumentale del capoluogo lombardo.
Nei vari impianti, oltre a mostre fotografiche ed attività ricreative per i bambini, erano presenti numerosi mezzi in esposizione statica, sia storici che attuali, oltre che display illustrativi dei vari processi operativi delle divisioni ATM: per l’occasione due elettromotrici serie 1928, le unità 1901 e 1917, hanno ricevuto una livrea celebrativa basata sul motivo della campagna pubblicitaria dell’evento.
Oltre a queste due unità, esposte presso gli impianti di Teodosio e Messina, erano presenti anche varie unità “storiche” del parco ATM, fra cui l’unico tram Carminati & Toselli preservato in livrea ed allestimento storico e le automotrici “speciali” destinate alle offerte “Atmosfera” e “Scuola in Tram”.
Nell’impianto di San Donato, oltre a numerosi treni mod89 della linea “gialla”, erano esposti i primi complessi “Meneghino” della linea 3 e la locomotiva da manovra N° 4 dell’ATM (Badoni VII/7). L’evento, andato incontro ad un notevole successo di pubblico, ha senz’altro superato le più rosee aspettative degli organizzatori ma è passato in sordina agli occhi di molti appassionati per via di una pubblicizzazione troppo locale ed affatto orientata al vasto pubblico degli appassionati del settore. A cura di Marco Stellini