“Finchè non ci sono implicazioni negative sulla programmazione ferroviaria regionale e sui relativi tempi di percorrenza, per quanto mi riguarda ritengo che la richiesta di poter effettuare fermate intermedie avanzata dal consorzio DB – OBB – Le Nord non ha per il Veneto controindicazioni”. Lo ha affermato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, commentando la diatriba in atto tra il consorzio italo – austro – tedesco e Trenitalia, che attualmente si traduce nel fatto che i servizi ferroviari EuroCity svolti da DB – OBB – Le Nord in Italia possono fermare solo nelle stazioni di origine e destinazione, con l’eccezione del nodo di scambio di Verona, e quindi a Venezia, Bologna e Milano.
“Come Regione – ha aggiunto Chisso – so bene che non abbiamo competenza sui servizi ferroviari a lunga percorrenza, ma nello stesso tempo abbiamo a cuore la nostra clientela e anche le norme europee. Il consorzio svolge un numero di servizi limitato e nello stesso tempo applica tariffe competitive, che potrebbero interessare ad una clientela veneta che potremmo definire ‘pendolare di lunga percorrenza’ o occasionale, che non influisce sui contratti del servizio pubblico regionale, stipulati a catalogo. In definitiva – conclude Chisso – accordare le fermate richieste amplierebbe l’offerta per gli utenti del Veneto e, tra l’altro, consentirebbe il concreto avvio alla liberalizzazione del mercato almeno per questo tipo di servizi. Ho pertanto chiesto al presidente Luca Zaia di formalizzare questa posizione al Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli”. Fonte Ufficio Stampa Regione Veneto