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Nuova Stazione di Bolzano

Il piano binari della stazione di Bolzano, realizzato in curva; da notare la tettoia in vetro, elemento di congiungimento tra le nuove pensiline e lo storico fabbricato viaggiatori; in giallo il sedime dell'attuale radice nord-est del fascio binari che verrà trasformata in area edificabile con una pista ciclo-pedonale che proseguirà lungo l'attuale linea verso Brennero . (© Arch. Boris Podrecca / tuttoTreno)
Il piano binari della stazione di Bolzano, realizzato in curva; da notare la tettoia in vetro, elemento di congiungimento tra le nuove pensiline e lo storico fabbricato viaggiatori; in giallo il sedime dell’attuale radice nord-est del fascio binari che verrà trasformata in area edificabile con una pista ciclo-pedonale che proseguirà lungo l’attuale linea verso Brennero . (© Arch. Boris Podrecca / tuttoTreno)

La Giunta provinciale di Bolzano si e’ occupata dei prossimi passi per la riqualificazione dell’areale ferroviario di Bolzano scegliendo il progetto del team guidato dall’arch. Boris Podrecca (Vienna) e composto dagli studi Theo Hotz, ABDR Architetti Associati e Auböck + Karasz tra quelli che hanno partecipato al concorso di idee per ridisegnare l’areale ferroviario di Bolzano, promosso dalla società Areale ABZ Spa e la cui organizzazione è stata affidata allo studio genovese LDA Architetti.
Il secondo posto è spettato al gruppo guidato dall’arch. Giulio Marchi – STS Servizi Tecnologie Sistemi SPA e composto da Herzog+Partner, Aedas Visconti S.r.l., Latz+Partner GbR, Landschafts Architekten Stadtplaner e Ingenieurbüro Hausladen GmbH. Medaglia di bronzo per il team che per capofila ha avuto Stefano Boeri Architetti, formato da Richard Burdett, Mario Kaiser, Stefano Recalcati, Peter Plattner, Matteo Torresi, Elena Mezzanotte, M. Molon ed Enric Batlle & Joan Roig.
Hanno partecipato al concorso anche gli studi DPA Dominique Perrault Architecte (Parigi), UNSTUDIO Van Berkel (Amsterdam), Cecchetto & Associati Srl (Venezia), Cino Zucchi Architetti Srl (Milano), Cruz y Ortiz Arquitectos (Siviglia), Studio Daniel Libeskind (New York) e Prof. Krees Christiaanse KCAP Architects & Planners (Zurigo). La selezione è avvenuta sulla base dei curricola e dell’esperienza professionale, con particolare riferimento al tema del concorso.
In pratica per la nuova stazione di Bolzano verrà realizzato il piano binari passante di stazione (sei binari), entrando da Verona/Merano, con una curva a destra nell’area attualmente occupata dal deposito locomotive per poi proseguire, con l’abbattimento della storica Rimessa TE, verso il fiume Isarco con la realizzazione di un nuovo sedime che andrà a collegarsi alla linea verso il Brennero nella periferia est della città altoatesina; davanti al fabbricato viaggiatori, che rimarrà integro e nella sua funzione originale, verranno realizzati dei binari tronchi per l’attestamento dei regionali per Merano e Trento/Verona e la nuova piazza pedonale della stazione, nodo di collegamento tra i binari, la città e i nuovi edifici che sorgeranno nella radice nord-est dell’attuale fascio binari. Dal progetto non sembra previsto un nuovo Deposito Locomotive e risulterebbe anche inadeguato il numero di binari a meno che questo progetto non si sviluppi di pari passo a quello della circonvallazione merci di Bolzano.

”La prima parte e’ riuscita, ora dobbiamo andare avanti nelle trattative con Ferrovie Italiane e con finanziatori privati, per non perdere questa occasione unica di ridisegnare il capoluogo”, ha detto il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, dopo la seduta.
Durnwalder ha ricordato che Ferrovie dello Stato chiedono la garanzia di ”veder realizzata una struttura adeguata per l’esercizio ferroviario e piani di autofinanziamento per l’intervento complessivo”.
”Chiariti i punti sulle esigenze delle Ferrovie – ha continuato il presidente – dovremo lavorare sugli spazi rimasti dei 30 ettari complessivi per capire come poter realizzare al meglio la combinazione urbanistica tra edilizia abitativa e pubblica, strutture per servizi e settori economici”.
Durnwalder ha ricordato che Provincia e Comune non potranno finanziare in toto un’operazione che cambiera’ il volto del capoluogo: ”Abbiamo tutti una grande occasione: puntiamo a trattative concrete e in tempi adeguati, ma fondamentale e’ trovare finanziatori privati convinti. L’ente pubblico fara’ la sua parte, Provincia e Comune potranno seguire il progetto passo passo cominciando dalle verifiche sui costi necessari per coprire la parte della mobilita”’.
Poi, conclude Durnwalder, ”ci vorranno una legge ad hoc e successivamente i bandi di gara, tenendo sempre prioritarie le esigenze della citta’ e dei pendolari e il sistema della mobilita”’.“Il progetto propone lo spostamento del tracciato ferroviario a sud all’interno dell’area di progetto. Ciò consente di creare a nord del nuovo tracciato aree edificabili collegate direttamente al centro storico esistente. Queste aree vengono occupate da edifici a blocco con corte interna adeguati al contesto del centro storico; tale soluzione permette di immaginare un’evoluzione senza interruzioni del centro stesso. Nella nuova area di edificazione a sud si crea una zona multifunzionale che si presta ad essere utilizzata in modi differenti. Tale area è caratterizzata da una struttura lineare con orientamento nord-sud che non presenta la logica delle altre strutture utilizzate – si legge nelle motivazioni fornite dalla giuria in merito all’attribuzione del primo premio.
Lo spazio libero che si crea tra il vecchio fabbricato viaggiatori ed il nuovo tracciato ferroviario viene considerato come una piazza cittadina, chiusa a nord-est da un edificio pubblico, dalla quale si arriva, attraverso ampie uscite, ad un largo seminterrato dal quale si possono raggiungere i binari ed al quale è al contempo collegata, mediante delle rampe, l’area edificata a sud. Questo sottopassaggio viene supportato dal punto di vista formale da una copertura sopra i binari al di sotto della quale si trovano le due ampie uscite.
Alla luce della disposizione degli spazi, fatta eccezione per l’area di edificazione a sud, nel complesso si tratta di un progetto caratterizzato da una strategia complessiva convincente che sfrutta la superficie che si crea in modo contestuale dal punto di vista urbanistico. La vecchia stazione diventa parte di quella nuova e convince sia dal punto di vista funzionale che da quello urbanistico. Con gli spazi in superficie e quelli sotterranei essa diventa un luogo con un’elevata presenza di attività commerciali. Buona economicità del progetto, sia dal punto di vista pubblico (vantaggi per la città), sia dal punto di vista degli operatori privati da coinvolgere. A cura della redazione TuttoTreno; fonti Provincia di Bolzano e Archiportale.com

 



 
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