Si è svolto il 24 settembre l’ormai consueto “Porte Aperte” al Deposito Rotabili Storici di Pistoia, con la partecipazione di poco meno di duemila visitatori. Molti appassionati, certo, ma anche famiglie e scolaresche. Un numero molto incoraggiante, comunque lo si veda, per il futuro dell’area, meno incerto di qualche tempo fa, ma ancora da decidere e organizzare.
“Vedette” della manifestazione le tre serie di E428, riunite di fronte alla rimessa piccola, grazie all’arrivo da Santo Stefano Magra delle unità 226 e 202, fresca di revisione (vedere TT 255), e della 014 da Firenze.
Non solo elettrico, ovviamente, come da consuetudine a Pistoia; i visitatori hanno potuto ammirare a pochi metri di distanza le due vaporiere 685, adesso riunite a Pistoia dopo la riorganizzazione del materiale storico della Regione Emilia-Romagna, la 744.118, la grande 746.038, arrivata non molti mesi fa da Verona. E ancora le piccole 835 e 981, le varie 740, di cui si celebrano i 100 anni di attività, grazie anche ad un libro curato da Neri Baldi per conto di “Italvapore” e presentato nell’occasione. E poi il Diesel, con la D342.4010 rimessa a nuovo lo scorso anno, con le automotrici ALn.773 e con il piccolo automotore Badoni di proprietà dell’Associazione, a far bella mostra di sè, riverniciato ottimamente in estate ad opera dei volontari.
In ultimo, ma non per importanza, il “Porte Aperte” è stato l’occasione per inaugurare la sede di “Italvapore”, ricavata nei locali della rimessa. Ancora in allestimento, si presenta già bene grazie al faticoso lavoro di ferrovieri e volontari durante gli ultimi mesi. Un nuovo punto d’incontro per i soci e non soltanto per loro. A cura di Michele Sacco