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Arriva la neve e la Protezione Civile chiude preventivamente alcune ferrovie secondarie

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane rende noto che in relazione al previsto aggravarsi delle condizioni meteorologiche e secondo quanto indicato dal Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella riunione di ieri 8 febbraio 2012, si procederà per la giornata di domani alla chiusura preventiva delle linee ferroviarie a carattere locale già andate in sofferenza.

In particolare, nella giornata di domani 10 febbraio saranno chiuse:
VALLE D’AOSTA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
PIEMONTE
Linea Cuneo – Mondovì
Linea Cuneo – Savigliano
Linea Ceva – Ormea
LOMBARDIA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
TRENTINO ALTO ADIGE
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
VENETO
Linea Isola della Scala – Legnago – Rovigo
FRIULI VENEZIA GIULIA
Linea Portogruaro – Casarsa del Friuli
Linea Sacile – Gemona
LIGURIA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
EMILIA-ROMAGNA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
TOSCANA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
UMBRIA
Linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona
MARCHE
Linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona
Linea Civitanova Marche – Albacina
Linea Ascoli – Porto d’Ascoli
Linea Fabriano – Pergola
LAZIO
Linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona
Linea Tivoli – Avezzano – Sulmona
Linea Roccasecca – Avezzano
Linea Ciampino – Cassino
Linea Cesano – Viterbo – Attigliano
ABRUZZO
Linea Sulmona – L’Aquila – Rieti – Terni
Linea Giulianova – Teramo
Linea Sulmona – Avezzano – Tivoli
Linea Avezzano – Roccasecca
MOLISE
Linea Termoli – Venafro
CAMPANIA
Linea Battipaglia – Potenza
Linea Bosco Redole – Benevento – Avellino – Mercato San Severino – Salerno
Linea Mercato San Severino – Salerno – Sarno
Linea Mercato San Severino – Salerno – Nocera Inferiore
PUGLIA
Linea Cervaro – Potenza
Linea Barletta – Spinazzola
Linea Rocchetta – Gioia del Colle
BASILICATA
Linea Potenza – Cervaro
CALABRIA
Linea Sibari – Cosenza
SICILIA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
SARDEGNA
Tutte le linee operative, nessuna chiusura preventiva
Le linee principali e le restanti linee secondarie della rete ferroviaria italiana saranno operative con i programmi di circolazione previsti dal Piano Neve.
In particolare, i Piani Neve sono stati ridefiniti in funzione delle nuove previsioni meteorologiche comunicate dalla DPC, in termini di:
• riduzione dei treni
• riduzione programmata della velocità
• dislocazione dei mezzi di soccorso (elettrici e diesel)
• dislocazione dei mezzi attrezzati con raschiaghiaccio e vomere
• dislocazione del personale
• desk informativi nelle stazioni
Inoltre, nelle stazioni che registrano grande affluenza di viaggiatori saranno potenziati i servizi di assistenza alla clientela, sono stati disposti punti di ristoro e l’apertura continuativa dei bar di stazione.
FS Italiane invita la clientela a prestare particolare attenzione agli annunci sonori diffusi nelle stazioni e a informarsi prima di mettersi in viaggio. 
Aggiornamenti diffusi in tempo reale con annunci in stazione e a bordo treno, locandine informative, nei notiziari di FSNews Radio e sull’account Twitter @fsnews_it. Per informazioni consultare anche i siti web Trenitalia.com e il Numero Verde 800 89 20 21. Fonte FS Italiane

NdR: negli anni in cui la prima neve cadeva a dicembre e l’ultima si scioglieva a marzo i treni continuavano a viaggiare, più lenti ma viaggiavano. C’erano i carri spazzaneve Vnx, tecnologicamente antiquati ma efficaci; oggi 4 spazzaneve rotativi non riescono certo a tenere puliti qualche migliaio di chilometri di binario sotto nevicata. Forse tenere accantonati (ed efficenti) dei rotabili pur vetusti non sarebbe una cattiva idea come tenere di scorta un certo numero di locomotive Diesel (in parte sono già a questo destinate per l’eventuale recupero dei treni AV): questo ha sicuramente dei costi ma tra 10, 20 o 30 anni il problema si ripresenterà sempre che non cambi il clima e gli sferzanti venti della Siberia non diventino più frequenti. Forse affrontare così il problema darebbe più la sensazione di guardare con lungimiranza alla questione piuttosto che ritrovarsi un’indicazione arrendevole come quella del Comitato Operativo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


 
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