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Adieu aux chemins de fer du Piémont…

A seguito della revisione dell’offerta da parte della Regione Piemonte, committente e finanziatrice del servizio regionale, con lo scopo di ottimizzare le risorse a disposizione, il servizio ferroviario su alcune linee sarà sospeso e contestualmente sostituito dal servizio su gomma. Sui servizi sostitutivi saranno validi i titoli di viaggio di Trenitalia. Le linee interessate sono: Pinerolo – Torre Pellice, Novi Ligure – Tortona, Cuneo -Mondoví, Alessandria – Ovada, Asti – Castagnole, Alessandria – Castagnole – Alba, Savigliano – Saluzzo, Saluzzo – Cuneo, Ceva – Ormea e Arona – Santhià oltre alle linee su cui è già attivo un servizio sostitutivo di bus quali la Chivasso – Asti, Asti – Casale Monferrato – Mortara e Bra – Ceva.
Sarà inoltre rimodulato il servizio sulle linee Torino – Pinerolo, Torino – Alessandria, Torino – Novara, Torino – Fossano (Cuneo) – Savona, Torino – Bra, Chivasso- Casale – Alessandria, Asti – Acqui, Alessandria – San Giuseppe – Savona, Alessandria – Mortara – Novara, Novara – Borgomanero. Nessuna variazione é prevista sul servizio regionale della linea Bardonecchia – Torino. Sulla linea Milano – Torino sarà anticipato, dal lunedí al sabato, l’ultimo collegamento della sera dal capoluogo lombardo con partenza alle ore 23.15 anziché alle 0.15. L’offerta ferroviaria della Regione Valle d’Aosta rimane invariata. Dal comunicato Trenitalia

NdR: Camillo Benso conte di Cavour si rivolta nella tomba al pensiero che, 150 anni dopo l’Unità d’Italia, il Piemonte, culla della Nazione ed una delle regioni con la rete ferroviaria più estesa, sia amministrato da persone incapaci di comprendere che passando il trasporto pendolare dal ferro alla gomma, si invoglierà il “cliente” (chiamiamolo con il suo vero nome ovvero passeggero, viaggiatore, pendolare) ad usare l’auto, tanto impiegherà meno tempo del bus (ma sempre più del treno), non avrà rotture di carico ecc ecc.

Aumenterà l’inquinamento, la spesa sociale per incidenti stradali (feriti e morti in più sulle strade), ritardi sul posto di lavoro (ottimo in questo momento di crisi) ma questo faremo finta (dopo) che non sia successo: se questo la Regione Piemonte lo chiama risparmio, ben venga. O forse in un momento di crisi bisognerebbe cercare di far usare il meno possibile i mezzi privati (con la benzina alle stelle) ai cittadini dando il meglio del trasporto pubblico ovvero il ferro?


 
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