9 luglio 2012 – Pagina a pagamento di NTV sui principali quotidiani oggi sulla questione cancellata a Ostiense e sulla stazione di Roma Tiburtina
ecco il testo pubblicato
L’abbandono a Tiburtina, la “gabbia” a Ostiense.
Così l’Italia mortifica crescita, concorrenza e viaggiatori.
Signor Presidente del Consiglio,
da anni lei non dimentica di rilevare, giustamente, il ruolo cruciale per lo sviluppo del Paese di una sana, equa, trasparente, concorrenza.
Eppure, al suo Governo sfugge, forse, lo stato di “abbandono” della stazione Tiburtina. La nuova avveniristica struttura progettata per l’Alta velocità e per accogliere un flusso di 300 mila viaggiatori al giorno, è costata ai contribuenti italiani oltre 300 milioni di euro. E’ stata inaugurata con grande sfarzo due volte, la prima alla presenza dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, la seconda nel novembre dell’anno scorso alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. A quasi un anno dall’ultima cerimonia, nella stazione scelta dai nuovi treni Italo, non esistono ancora indicazioni per i viaggiatori, bar, librerie, edicole, ristoranti, negozi, segnaletica, parcheggi, viabilità, mentre il degrado rischia già di corrodere parti della struttura.
All’ex Air Terminal di Ostiense, ne avrà sentito parlare, una ridicola gabbia imprigiona i viaggiatori di Italo, costringendoli a un’assurda e insicura gimkana per raggiungere i binari.
Due cartoline emblematiche dalla Capitale d’Italia. Che avrebbero richiesto il pronto, immediato intervento di un Governo attento alle ragioni della crescita.
E’ questo lo spettacolo e il servizio che vogliamo offrire ai cittadini italiani e ai tanti turisti che vengono a visitare il nostro Paese e portano ricchezza? E’ questa l’accoglienza che riserviamo a un’impresa che, in un periodo di profonda crisi, dà un segnale di fiducia al Paese, investe risorse private e crea sviluppo e occupazione?
Nella foto a lato com’era il marciapiede tra l’uscita da CasaItalo e il binario 15 il giorno 16 maggio scorso dove la cancellata non è ancora stata installata, sulla destra delle transenne finiscono a ridosso della porta lasciando libero il passaggio; nella foto sotto la cancellata il giorno 13 giugno durante l’inaugurazione di CasaItalo e la contestuale presentazione del servizio su Ostiense attivato dal giorno seguente.
La risposta di RFI
Roma, 9 luglio 2012 – In relazione alle dichiarazioni della società NTV apparse in un avviso a pagamento pubblicato da alcuni giornali, RFI replica quanto segue:
1) E’ falso dichiarare che la Stazione Tiburtina sia “costata ai contribuenti 300 milioni”. Come noto, dichiarato e pubblicato ampiamente dai media, la nuova stazione ponte, per la parte commerciale e di servizi alla clientela, è costata circa 140 milioni di euro, interamente coperti da un’operazione di project financing, cioè lo sfruttamento dei diritti di edificazione dei terreni di proprietà di FS non più funzionali all’esercizio ferroviario (si ricorda, ad esempio, la vendita a BNL – BNP Paribas). Pertanto, neppure un euro è stato sborsato dai contribuenti per la realizzazione della stazione.
2) Come forse noto anche agli azionisti di NTV, dato che si occupano di attività commerciali, nessun locale, immobile e, segnatamente, nessuna stazione nasce con spazi commerciali già operativi. Alla fine di novembre dello scorso anno, l’edificio di stazione è stato ultimato e quindi inaugurato. La gara lanciata da RFI per l’individuazione del soggetto deputato alla gestione della stazione si è conclusa con l’assegnazione dell’incarico a Grandi Stazioni che sta entrando in questi giorni nella gestione operativa e commerciale. Questa tempistica, oltre che annunciata più volte, è del tutto fisiologica: pertanto è fuori luogo sia la denuncia sia il reiterato utilizzo dell’argomento a dimostrazione di un’inerzia che non c’è e non c’è mai stata. Infatti, fin dall’inaugurazione della nuova stazione sono garantiti tutti i servizi ferroviari ai viaggiatori che la utilizzano: ricordiamo che ogni giorno passano da Tiburtina circa 90.000 passeggeri, in prevalenza pendolari.
3) Relativamente alla “gabbia” di Ostiense, stupisce la sorpresa e la denuncia di NTV: la cancellata è sempre esistita; quando NTV ancora non esisteva, l’immobile fu venduto da RFI ai privati con la cancellata presente sul contratto per ragioni di sicurezza; e NTV, quando ha liberamente scelto di prenderla in subaffitto, doveva saper quali erano i vincoli che soggiacevano sulla proprietà. E’ quindi l’ennesima strumentalizzazione di un dato volutamente riportato in maniera distorta per ingenerare nell’opinione pubblica una rappresentazione della realtà del tutto falsa.
Per queste ragioni, RFI sta valutando ogni più opportuna iniziativa a tutela della propria immagine e della correttezza del proprio operato. Fonte FS Italiane