Nella prestigiosa sede della Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo è possibile visitare, fino al 30 settembre 2012, la mostra intitolata “La Ferrovia delle Dolomiti” che ripercorre, a oltre novanta anni dalla apertura al traffico, la storia della ferrovia Calalzo – Cortina – Dobbiaco attraverso immagini, video, modellini e plastici in un ricco e raffinato percorso espositivo. La mostra è stata inaugurata il 7 luglio scorso e sta riscuotendo una notevole presenza di pubblico costituito sia da appassionati sia da turisti che soggiornano nella conca ampezzana.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Cortina d’Ampezzo – Assessorato alla Cultura – con il supporto per le ricerche storiche e scientifiche di Evaldo Gaspari, nato a Cortina nel 1927, che in decenni di meticoloso lavoro ha raccolto, catalogato e studiato documenti, notizie ed immagini riguardanti la storia e la tecnica del trenino delle Dolomiti. Durante gli orari di apertura della mostra Evaldo Gaspari, compatibilmente con i suoi impegni personali, è presente nelle sale espositive per dare informazioni e notizie ai visitatori riguardanti la ferrovia.
Dal 1994 Evaldo Gaspari, pubblicando il libro “La Ferrovia delle Dolomiti”, si conferma come il massimo esperto dell’argomento e l’iniziativa della mostra di Cortina è una altra importantissima occasione per divulgare e far conoscere ad un più vasto pubblico gli aspetti storici, tecnici e sociali della ferrovia che tanto ha significato per Cortina e per i paesi del Cadore attraversati dalla ferrovia.
Il percorso espositivo della mostra è articolato nelle seguenti sezioni :
* Antefatti – la Grande Guerra e la prima ferrovia;
* Dai primi anni di esercizio a vapore all’elettrificazione;
* Anni ’40 – la seconda Guerra Mondiale;
* Angelo Bocci Direttore della SFD dal 1924 al 1959;
* I casellanti – vita da casellante;
* 1951 – la grande nevicata;
* I ruoli del trenino delle Dolomiti nel turismo e nella vita di tutti i giorni;
* 1956 – il treno delle Olimpiadi;
* 1964 – la chiusura;
* Immaginiamo che… Ferrovie di montagna, considerazioni ed esempi attuali;
* Evaldo Gaspari – la memoria della Ferrovia delle Dolomiti;
* Oggi: cosa rimane della Ferrovia delle Dolomiti.
La mostra è corredata da documenti e oggetti originali appartenenti alla raccolta privata di Evaldo Gaspari, dal diorama della stazione di Ospitale realizzato da Evaldo ed Alessandro Gaspari, dal diorama della stazione di Tai di Cadore di Elio Boni e Silvio Marinello e dal diorama della stazione di Cortina realizzato da Fabio Cerato.
Degno di particolare attenzione, sia per la qualità della fattura sia per l’ esecuzione in perfetta scala 1:7,48, è il modello funzionante con una batteria di automobile da 12 Volt della elettromotrice SFD 004 realizzato da Elio Boni e Silvio Marinello. Di tale modello è possibile ammirare un video che riprende l’elettromotrice in funzione sul circuito ferroviario nello scartamento di 5 pollici di San Michele di Feletto, presso Conegliano (Tv), dell’Ing. Alberto Celot.
Una sezione dedicata all’evoluzione storico tecnica delle locomotive delle principali ferrovie europee ed americane completa la mostra mediante l’esposizione di una nutrita rassegna di modelli in scala HO.
Ci auguriamo che tutto il materiale espositivo raccolto e prodotto per la mostra di Cortina, possa trasformarsi in una esposizione a carattere permanente con sede a Cortina o in uno dei tanti paesi del Cadore toccati dalla Ferrovia delle Dolomiti a testimonianza degli aspetti storici, tecnici e sociali dei 43 anni di vita del trenino. Si auspica pertanto che gli amministratori ed i politici dei Comuni interessati dal tracciato della ex ferrovia, trasformato da alcuni anni in una pista ciclabile, si sensibilizzino e si attivino in tal senso non perdendo anche questa volta “l’ultimo treno”. A cura di Antonio Bertagnin