Non si fa in tempo a gioire per le belle notizie dalla Sardegna (la 691, attesa nei negozi la settimana prossima in tre numerazioni) che ne arriva una terribile.
Abbiamo aspettato un po’ a dare la notizia chiedendo conferme su conferme, anche direttamente a un negozio inglese, perché sembrava la solita bufala internettiana. E invece è vero: il Museo Rivarossi è stato svenduto a questo negozio dalla Hornby PLC, che lo aveva rilevato assieme ai marchi dell’ex Gruppo (Lima, Rivarossi, Jouef, Arnold), il materiale dello storico museo fermodellistico Rivarossi, che riguardava non solo la produzione della ditta di Como, dalle origini agli anni novanta, ma pure molti modelli significativi della concorrenza, di indubbio interesse anche per il non appassionato. Nel lotto pare siano inclusi pure gli oggetti della collezione del più piccolo Museo Lima, che i meno giovani ricordano esposto nella saletta conferenze all’interno delle elettromotrici ex FTV a Isola Vicentina. Non si conosce la cifra della vendita, né i motivi che hanno portato a questa decisione francamente sconcertante: di sicuro la società non ci fa una bella figura. Il negozio in questione è stato attualmente contattato da associazioni, in primis FIMF e Rivarossi Memory, per evitare lo “spezzatino”, cioè la vendita dei pezzi singolamente, cosa che porterebbe alla perdita di fatto della collezione museale. Ci stiamo attivando per sollecitare una presa di posizione da parte degli enti pubblici, e non sarebbe male riportare il museo in Italia, magari esposto in una delle “location” più significative della passione ferroviaria, come Trieste Campo Marzio o Pietrarsa. Certo, a Como o a Vicenza sarebbe un’altra cosa… A cura della Redazione Modellismo