Os.kar prosegue il suo programma di aggiornamento di modelli simbolo della ditta sassarese che hanno controbuito alla buona reputazione del marchio. Dopo la reintroduzioni delle automotrici ALn 772 e ALn 773 l’operazione prosegue con ulteriori modelli che ricevono aggiornamenti di dettaglio e nelle dotazioni tecniche ma con un occhio al contenimento dei prezzi, argomento oggi molto sentito.Sono attesi a breve i carri chiusi a carrelli serie Gabs, da tempo introvabili, proposti ora anche con i portelli in lega di nuovo tipo, riconoscibili per il minor numero di nervature (mai riprodotto sin’ora). Al vero questi portelli erano usati come ricambio sui carri a fine carriera per sostituire le porte più guaste o malandate. La Os.Kar proporrà sia carri con porte di diverso tipo (standard e nuovo tipo) che carri con tutte e quattro le porte di nuovo tipo. I nuovi Gabs saranno commercializzati con un prezzo consigliato non superiore ai 40 euro al pubblico.
Altro best seller di Os.kar che sta per tornare nei negozi: le carrozze tipo 1951R, ovvero le Corbellini al vero ricostruite su telai di carrozze con cassa in legno. Saranno presentate in nuove ed inedite varianti e numeri di servizio. Le dieci vetture di nuova produzione saranno vendute singolarmente e con un prezzo al pubblico inferiore ai 50 euro; le versioni e coloriture sono pensate per dare la possibilità al modellista di formare tre treni di differente ambientazione: si parte con la tarda epoca III (posteriore al 1956), con le Corbellini in castano e Isabella; saranno disponibili una mista di prima e seconda classe, una seconda classe -ex terza- e una terza classe non ancora rimarcata) all’epoca IV. Nel classico grigio ardesia sono previste tre vetture con marcatura FS Italia (due Bz e una ABz) e quattro vetture con marcatura unificata UIC (una ABz, una Bz ex mista declassata e due Bz). Torna anche la D 341, pure lei introvabile da tempo. Nonostante il prezzo che Os.kar cerca di contenere entro i 200 euro al pubblico, i nuovi modelli hanno numerosi aggiornamenti tecnologici: prima di tutto il telaio riprogettato, sempre in lega metallica ma ora con alloggiamenti per il timone di allontanamento (le prime produzioni avevano un semplice portagancio NEM articolato). Tutto nuovo l’impianto elettrico, ora aggiornato agli standard attuali di Os.kar, con interfaccia per il decoder tipo PLux 22 e diffusore acustico installato e cablato di serie: basta inserire un decoder sonoro e il modello è pronto!, Da segnalare anche il terzo faro ora illuminato e il nuovo potente motore a 5 poli (con doppia trasmissione cardanica).
Annunciati anche i modelli di prossima consegna con il vapore (la 680 annunciata da tempo e prevista in arrivo per fine anno) e le ALe 724 i cui primi campioni si vedranno nella primavera del 2024. Va avanti anche il programma delle ALn 56, con la 2037 “Antinfortunistica” e le unità ambientate anteguerra attese pure per inizio 2024.
Come se non bastasse sono allo studio ulteriori modelli. Os.kar parla di… rotaie ravvicinate. Che si riferisca allo scartamento ridotto, per tornare in un settore di mercato già esplorato con successo con l’Emmina? Oppure qualcosa in scala N, visto il rinnovato interesse di diversi produttori per questa scala?
